Nel corso della storia scientifica spesso si è dibattuto su quale fosse più importante: la forma o la funzione? O comunque quale sia il rapporto tra le due e quale governa l’altra. La funzione è il risultato meccanico della forma, o è la forma a essere la mera manifestazione della funzione o attività?
La forma è la struttura apparentemente visibile nel volume, colore, odori che rimandano anche a tradizioni ricordi ed emozioni.
La funzione è l’attività che la forma svolge per esprimere se stessa al massimo.
(Si pensi ad esempio alla forma di un organo come l’orecchio che è adatto a riconoscere le note giuste da quelle sbagliate o una foglia che per sopravvivere a climi estremi di gelo adotta una forma più sottile e una superficie meno ampia).
Esiste una interdipendenza stretta tra forma e funzione che riflette un equilibrio dinamico.
Nell’arco della storia dell’uomo, la sua necessità di nutrirsi anche in momenti difficili (carestie, guerre, cambiamenti climatici), lo ha spinto a individuare alternative che comunque rimandasse alla tradizione culturale di provenienza.
Si è sostituito o incorporato un alimento nuovo mantenendone la FORMA ma con caratteristiche diverse che comunque garantissero la FUNZIONE culturale e nutritiva.